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Pineta Monti Rossi, considerazioni sull’incendio

Un luogo naturalistico dal valore inestimabile Fonte Wikipedia Monti Rossi da Nord

Uno splendore di Madre Natura

Un triste avvenimento, quello dello scorso 25 luglio, in una giornata di caldo estremo, che ha compromesso un importante polmone verde dell’hinterland etneo. L’incendio che ha colpito la Pineta Monti Rossi alcune settimane fa non può restare dimenticato, per la sua vasta portata.

Storia di un luogo di Madre Natura

L’eruzione dell’Etna del 1669 portò la formazione dei Monti Rossi. Nel mese di marzo ci furono continui terremoti che portarono danni ai centri abitati di Nicolosi, Pedara, Trecastagni. Scosse sismiche che determinarono una delle eruzioni più gravi del pianeta. La colata di 850 metri s.l.m. rimase per più di tre mesi sospesa, lunga 15 km. Essa distrusse praticamente Nicolosi e arrivò fino alla parte occidentale di Catania, circondando il Castello Ursino e seppellendo il Lago di Nicito e il fiume Amenano.

Ma l’eruzione portò anche alla costituzione di due coni gemelli, corrispondenti ai Monti Rossi. Secondo le fonti storiche, gli/le abitanti dell’epoca che sopravvissero all’eruzione videro le alture formarsi in pochi giorni “La terra tremau e du minni fi focu spuntanu”. Rispetto all’origine del nome, alcune versioni sostengono che essa derivi da un’errata traduzione del dialetto siciliano del termine Monti Grossi. Altre fonti affermano che Monti Rossi si riferisce al colore delle rocce dei coni.

La nascita della Pineta Monti Rossi

Una storia che dimostra come in Madre Natura sono compresenti sia la forza distruttrice, sia quella creatrice e rigenerativa, le quali si alternano. Da una catastrofe quale l’eruzione del 1669 si originarono dei coni che videro poi lo sviluppo di una fitta vegetazione. Ciò fu reso possibile negli anni ’30 del Novecento grazie al lavoro da parte della forestale di piantumazione degli alberi. Nei decenni successivi il lavoro di miglioramento del bosco ha trovato continuazione, fino ad essere completato negli anni ’50. Alla fine degli anni ’80 il Comune di Nicolosi acquista parte dell’area e poi stabilisce una convenzione con L’Azienda Foreste Demaniali di Catania per continuare la cura del bosco. Una convenzione non rinnovata dal 2017, nonostante un altro incendio già accaduto tre anni prima, per cui da allora il luogo naturalistico è privo di tutela.

La Pineta Monti Rossi è un luogo tanto caro sia ai/le nicolositi, sia agli/le abitanti dei centri limitrofi e vede pure il coinvolgimento di turisti/e. Sono presenti sentieri completamente immersi nella natura per delle lunghe passeggiate. Le sere d’estate vedono intrattenimento con musica e piccoli spettacoli.

La Pineta Monti Rossi dopo l’incendio Fonte Facebook

Riflessioni rispetto sull’incendio avvenuto alla Pineta Monti Rossi

Nella prima parte della terza decade di luglio vi sono state giornate di caldo insostenibile. Disagi si sono verificati sia nei centri abitati, compresa Catania, con la mancanza di luce e acqua anche per giorni, sia nei luoghi di Madre Natura. Lungo la Trinacria vi sono stati, nelle giornate dal 23 al 25 luglio, innumerevoli roghi. Nel catanese non solo la Pineta Monti Rossi ha subìto pesanti danni, pure la riserva della Timpa di Acireale o il terreno di sterpaglie tra il quartiere Scala Vecchia di Paternò e contrada Palazzolo di Belpasso e tanti altri territori ancora.

L’incendio alla Pineta ha assunto enormi dimensioni, tanto da impiegare delle ore per essere domato. Non solo moltissimi alberi distrutti, tantissimi animali, creature innocenti, hanno perso la vita. Secondo le fonti ufficiali questo e gli altri roghi sono divampati a causa della cattiveria di presunti piromani. Una versione, portata avanti dai mass media mainstream ogni estate. Ci si chiede perché la Regione Sicilia non gestisca i Canadair per lo spegnimento degli incendi, intervenendo così tempestivamente.

Intanto Madre natura subisce danni ingenti, non si sa se siano reversibili o no. Adesso la Pineta Monti Rossi è diradata, una visione che a chiunque fa piangere il cuore. Monti roghi avvengono in zone remote, difficilmente raggiungibili da singoli “piromani”. E’ quindi lecito chiedersi chi e cosa ci sta veramente dietro questi incendi devastanti, se sussistono ben precisi progetti politici che certamente non giovano alla comunità nicolosita e catanese. Risulta fondamentale cercare di comprendere ciò che accade intorno a noi, stimolando la coscienza critica. Questo è fondamentale per volgere alla giustizia ambientale. Dopodiché occorre tendere verso il passo successivo, contribuire a rendere il pianeta Terra un luogo più armonioso. Con il buon auspicio che la Pineta Monti Rossi si riprenda da questo duro colpo e torni con tutta la sua forma che la abita e la flora rigogliosa.

Pineta Monti Rossi, considerazioni sull’incendio ultima modifica: 2023-08-21T11:28:24+02:00 da Angela Strano

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