I "Monti Rossi": la storia dei monti emersi dall'eruzione del '69 - itNicolosi

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NATURA PAESAGGI

I “Monti Rossi”: la storia dei monti emersi dall’eruzione del ’69

Panorama Monti Rossi Con Vista Etna

Nicolosi è certamente tra i luoghi della Sicilia in cui la natura predomina. Si è scelto di parlare della storia dei “Monti Rossi” emersi dalla famosa eruzione che iniziò l’8 marzo e cessò l’11 luglio del 1669, e che dopo avere di fatto cancellato il paese di Nicolosi, da li si trascinò fino a Catania con notevoli conseguenze sul piano urbanistico.

Musa ispiratrice per i viaggiatori

Nel corso dei secoli diversi uomini in viaggio e di passaggio da Nicolosi hanno parlato nei loro libri di Nicolosi e dei suoi monti. Ritroviamo accenni all’interno di “Storia dei viaggiatori di Sicilia” di Giuseppe Lanza o ancora “Un viaggio all’Etna” del prof. Orazio Silvestri.

Monti Rossi - dipinto del 1776/79 di Jean-Pierre Houël
Veduta Monti Rossi – 1776/79 – Opera di Jean-Pierre Houël

Il geologo e vulcanologo Giuseppe Recupero (1720 – 1778) all’interno della sua opera “Storia naturale e generale dell’Etna” quasi come musa ispiratrice, descrive così l’eruzione. “Commoversi con grande violenza tutto il perimetro della montagna, saltare in aria dal cratere una prodigiosa colonna di nero fumo, e rovente materia, e profondarsi finalmente la sua cima con orridi rumoreggiamenti nel suo baratro. Cadde in primo luogo quella vetta che guardava verso Bronte, di poi l’altra rimpetto l’oriente ed ultimamente si rovesciò quella posta in faccia al mezzogiorno“.

Monti Rossi - Monumento In Pietra Dedicato A Goethe
Monumento dedicato a Goethe nel 1987 – Ph. Vincenzo Zocco

Anche Johann Wolfgang von Goethe, e il compagno Kniep, nel 1787 compirono l’escursione dei Monti Rossi, partendo da Catania a dorso di mulo. Descrivendo così lo scenario che si presentò ai suoi occhi “Ciò che si presentava innanzi a noi dalla parte della montagna: le masse di lava in primo piano, le vette gemelle dei Monti Rossi a sinistra, e di rimpetto a noi la selva di Nicolosi, sopra la quale si ergeva il cono dell’Etna ricoperto di neve e leggermente fumante“. Nel 1987, in occasione del secondo centenario della venuta di Goethe a Nicolosi venne fu eretto un monumento in suo onore.

Monti Rossi, “Munti Russi” o “Minni di foco”?

Il nome “Monti Rossi” deriverebbe da una traduzione siciliana errata di “Munti Rossi” monti grossi. Non rossi per via del colore, come molti potrebbero pensare, ma bensì grossi per via della loro dimensione. P. Per via del rosso incandescente che la lava dava ai monti al momento della sua formazione e per la mancanza di inquinamento luminoso.

Sentiero Monti Rossi

Per i Catanesi del tempo nonostante la notevole distanza, il colore potrebbe essere ben giustificato. Monti Rossi potrebbe inoltre derivare dall’etimologia “Minni di foco” ovvero seni di fuoco, per la particolare forma simile ad un florido seno femminile.

I sentieri natura e la loro bellezza

I Monti Rossi oggi sono caratterizzati da due sentieri natura, uno ad ovest e l’altro a nord di Nicolosi. Un primo sentiero pianeggiante conduce alla bocca del cratere. Un secondo sentiero permettere di arrivare in quota, (quasi 1000m) e di poter godere di un panorama mozzafiato che mostra tutta la piana di Catania. Entrambi i sentieri consentono agli appassionati avventurieri di poter beneficiare a pieno del contatto con la vegetazione. Assaporare al contempo della straordinaria sensazione di pace interiore che questi luoghi sono in grado di donare. Proprio per via della loro bellezza naturale questi sentieri necessitano di essere tutelati e rispettati.

I “Monti Rossi”: la storia dei monti emersi dall’eruzione del ’69 ultima modifica: 2020-06-11T11:54:02+02:00 da Vincenzo Zocco

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