L’8 novembre 2015 venne organizzata una pedalata “Catania-Nicolosi” in ricordo di Orazio Di Grazia ad opera dell’associazione “Lungomare liberato”, in collaborazione con “Ruote libere” e “Piazza Stesicoro Liberata”. Oggi, 8 novembre 2020, in occasione dei 5 anni dalla pedalata in suo onore, vogliamo ripercorrere e riscoprire la storia del “Vecchietto con la bicicletta”
La storia di Orazio
Orazio Di Grazia nasce a Linera nel 1923, da padre carrettiere e madre sarta, condivideva la casa con cinque fratelli. Sin dall’età di 8 anni cominciò a lavorare, portando latte a domicilio, lavoro che gli permise di assemblare la sua prima bicicletta. Partecipò alla Seconda guerra mondiale, combattendo in Jugoslavia. Al suo ritorno lavorò come finanziere e alla fine della sua carriera comprò un piccolo podere a Nicolosi, vicino al cimitero. Orazio è venuto a mancare il 4 novembre 2008, dopo una vita di sacrifici, sofferenze e ricordi nostalgici.
L’amore per la sua bicicletta
“Il viaggio arricchisce, insegna, è maestro di vita. La bicicletta è un’amica fedele che può condurti ovunque tu desideri. Viaggiare in bicicletta è un’emozione forte: dapprima le difficoltà e la fatica scoraggiano, deludono, inquietano… ma poi, chi ha spirito indomito non si fa sconfiggere dalla staticità e dalla routine, perché l’unica possibilità che ha di vivere realmente è quella di seguire la strada che gli indicano le emozioni“
E su queste parole di Gillian Klempner Willman che inseriamo la storia di Orazio. Una storia di vita quotidiana che ha colpito giovani e meno giovani. Tutti a ricordare quell’uomo chino sulla sua bici che tanto amava. La storia di Orazio diede vita ad una vera e propria leggenda. Di Grazia, da uomo di altri tempi, non ha voluto mai far parte pienamente del mondo moderno. Spinge la sua bici fino all’età di 85 anni, con tutti gli elementi che lo contraddistinguevano: il berretto, il giubbotto arancione, gli stivali e la sua indimenticabile testa china. Percorreva le vie di Catania, arrivava ad Ognina, saliva da Canalicchio, passava da Gravina e Mascalucia per raggiungere Nicolosi.
In ricordo di Orazio Di Grazia
Alessandro Marinaro ha dedicato un documentario, realizzato assieme a Fabrizio Famà dal titolo “La bici sotto il vulcano”, con la regia del catanese Franco Maricchiolo. Etna film Festival del 2017.
L’artista Corrado Floridia, gli ha dedicato un quadro, un olio su tela, intitolato: “Il vecchio con la bicicletta”.
La storia di Orazio è la storia di un uomo semplice, ma al contempo straordinario. La storia di un sognatore e di un grande ciclista che merita di essere ricordato e raccontato sempre. Perché il ricordo ha la capacità di emozionare e di riportare al cuore storie incredibili come questa.